Carissimi Fusion Addicted,
è già passato un mese dalla nostra riapertura, volevo fare il punto della situazione con voi che di Fusion fate parte.
È un periodo faticoso, ci si sente talvolta disorientati e permane la confusione. Se io dovessi scegliere un aggettivo soltanto per definire questo periodo, sceglierei “DELICATO”, questo è un momento delicato.
Noi di Fusion ci siamo riaffacciati alla nostra vita lavorativa sapendo che non sarebbe stata più quella di prima e in effetti è così, nessuna sorpresa, anche le nostre persone, quelle che sono già tornate a trovarci, non sono più le stesse.
Siamo tutti un po’ diversi dietro la mascherina. In parte ci stiamo adattando, qualcuno sta cambiando, qualcuno si ribella e non ne vuole sapere.
È un periodo delicato, che ci invita alla collaborazione, e che sottolinea una certa interdipendenza, non solo per tenere a bada il virus, ma per sostenerci in questo cammino che sarà tutto fuorché breve, questo è il mio punto di vista chiaramente.
Fusion ha riaperto nel pieno rispetto delle normative, che sono alquanto stringenti, consentitemi di dirlo, tuttavia le rispettiamo, non ci permettiamo deroghe o interpretazioni.
Perché? Perché è la nostra cifra, quella che da 15 anni ci rende affidabili per i nostri “consumers”, come si dice oggi, e perché va fatto, poi possiamo abbandonarci alle disquisizioni, “troooppo… neanche in ospedale tra un po’”. Si è vero è troppo e ci viene fatto presente che altrove “è tutto come prima”.
No, non è tutto come prima e non solo per il protocollo sicurezza che riguarda i saloni di bellezza e parrucchieri, che ci piaccia oppure no.
Fusion è un’attività dove un team di persone lavora su altre persone, ognuna di queste ha reagito a tutta questa storia in modo diverso, chi ha paura, così paura che non ci pensa nemmeno a venire da noi, non si rilasserebbe, chi ha paura ma tenta, ed entra da noi guardingo “si può andare alla toilette?” -si, si può-, “qui si può appoggiare?” -si, si può-, chi non ne può più e si arrabbia perché non ci può credere che anche da Fusion, Fusion il SUO spazio di libertà, ci sia la mascherina!
Chi di mascherine ne mette due e vorrebbe pure la visiera.
È una situazione complessa. In questo mese ho cercato di trovare soluzioni individuali ad un problema generale.
Noi dobbiamo indossare ovviamente i DPI, alcuni particolarmente impegnativi. Come fare a riprendere in mano il tuo amato lavoro e a sentirne il piacere? Perché il nostro lavoro è un esempio di interdipendenza, funziona se è bello e giusto per entrambe le parti. Ho cercato allora i DPI più adatti a ciascuna di noi, che abbiamo esigenze diverse, perché potessimo ritrovare il piacere di trattarvi, di stare con voi, facendovi sentire al sicuro.
Per quanto riguarda voi invece, come fare con chi odia il massaggio con i guanti? Come fare con chi non sente nemmeno un profumo da dietro la mascherina? Come fare con chi la mascherina proprio non la vuole? Ascoltando e personalizzando molto, più di prima, se possibile. Facendo un passo alla volta, sperando la situazione continui a volgere verso il meglio, intanto dalla settimana scorsa ci hanno autorizzati a lavorare senza guanti, è già un passo in avanti, il primo caso si è risolto, da solo.
Allora, in questo shock post traumatico generalizzato, perché di questo si tratta, bisogna tenere in mano un filo, almeno questo è quello che facciamo noi, teniamo stretto il nostro filo mentre camminiamo.
Il filo del fare le cose bene, di essere particolarmente rispettosi delle necessità di tutti. La via del samurai insomma. Ci teniamo attaccati qua, sperando di non fare “harakiri”.
Nei prossimi giorni riceverete una nostra comunicazione per presentarvi un trattamento speciale che vuole essere un invito a tornare a trovarci per prendervi cura di voi, ma soprattutto un invito ad aprirvi, ad avere fiducia, a tornare al piacere.
Quando riceverete la comunicazione riguardante il nuovo trattamento vi raccomandiamo di scaricare il vostro coupon e prenotare per tempo la vostra seduta, equipaggiandovi di un po’ di pazienza in più (virtù che stiamo tutti quanti rinforzando di questi tempi) poiché, a causa della nuova organizzazione logistica le nostre agende sono più piene del solito e i tempi di attesa conseguentemente un po’ più lunghi. Nel frattempo, se vorrete mandarmi le vostre impressioni su questo particolare periodo, oppure se avete delle domande specifiche sulla nostra nuova logistica, o ancora perchè no, qualche idea da suggerirci, scrivetemi, vi leggo sempre con molto piacere.