Il Blog di Fusion Benessere

La coppettazione cinese

Continua il ciclo de ‘I martedì della Salute’: questa settimana abbiamo inserito un trattamento di coppettazione cinese (per maggiori informazioni sull’offerta potete visitare questo link, molto interessanti per i benefici che apporta al nostro corpo in preparazione dell’inverno; ma per raccontarvi di più sulla coppettazione dobbiamo spostarci in Cina, nel II secolo d.C. La coppettazione infatti è stata un’antica pratica medica taoista, ampiamente usata nelle corti della Cina imperiale.

La tecnica, consiste nell’applicazione di una decompressione a una parte della superficie corporea. Viene attuata con l’applicazione di coppe divetro di forma tale da essere adattabili alle diverse regioni del corpo, la cui pressione interna è ridotta con variazione di calore o aspirando l’aria. L’azione della decompressione, o di una successione di compressioni e di decompressioni, realizza una sorta di massaggio che, anche per l’azione termica concomitante, aumenta la circolazione sanguigna locale del 300% facilitando il riassorbimento di essudati, e la risoluzione di processi infiammatori, attivando il metabolismo basale.

 

Vi sono tecniche di coppettazione statiche e dinamiche:

 

– tecniche di coppettazione statiche: le coppette restano ferme nei punti scelti inizialmente associati per esempio ai punti lungo i meridiani dell’agopuntura cinese; per un’azione riflessa sui punti maggiormente dolenti alleviando da algie e contratture.

– tecniche di coppettazione dinamiche: viene prima cosparsa la zona da trattare con olio per massaggio per favorire lo scorrimento delle coppette, che verranno manovrate con una direzione che andrà dall’alto verso il basso fino ad ottenere un leggero arrossamento della cute dovuta ad un maggiore afflusso di sangue in quella precisa zona. In questo modo si interviene in tutti gli stati di ansia e di depressione. Un’azione di scorrimento opposto, cioè dal basso verso l’alto, è indicato, invece, per il drenaggio dei fluidi e l’eliminazione delle tossine. In generale lo scorrimento è sempre utile in tutte le contratture e le situazioni infiammatorie.

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Il drenaggio manuale della linfa

Martedì 14 Ottobre 2014, per il nostro ciclo “I martedì della Salute”, offriremo alle prime 8 clienti che si prenoteranno, un trattamento di linfodrenaggio manuale a sole 60 euro, invece di 90! Per maggiori informazioni sull’offerta potete visitare questo link, per raccontarvi invece di più sul drenaggio manuale della linfa dobbiamo partire dalla composizione del nostro corpo.

 

Potrebbe sembrare una semplificazione eccessiva ma effettivamente le nostre cellule sono come pesci che nuotano in un acquario: l’acqua porta i nutrienti e l’acqua accoglie i materiali di scarto. Lo stesso avviene nel corpo umano: il liquido che avvolge le cellule porta a queste le sostanze vitali e riceve e accoglie le tossine, ovvero i sottoprodotti del metabolismo cellulare. Come nell’esempio dell’acquario se l’acqua diviene impura e torbida i pesci soffriranno, anche le cellule del corpo umano perdono vitalità e potenziale di autorigenerazione, quando la linfa diventa troppo carica di tossine. Quando la linfa non è pura o quando non scorre rapidamente ci si può sentire fuori equilibrio e precocemente invecchiati.

 

Il metodo Vodder di drenaggio manuale della linfa, ovvero Linfodrenaggio Manuale nasce intorno agli anni Trenta, da una brillante intuizione di Emil Vodder un fisioterapista danese, che sostenuto dalla moglie e da medici fisiologi sempre più interessati agli effetti del metodo, ha dedicato gran parte della sua vita allo studio del sistema linfatico al fine di perfezionare la sua tecnica e dimostrarne la validità scientifica.
Il metodo che venne presentato per la prima volta a Parigi riscuotendo un notevole successo, (si parlò di un “metodo rivoluzionario per il trattamento della pelle”), apprezzato in prima istanza nell’ambito di tecniche estetiche, oggi gode di un riconoscimento ufficiale da parte di importanti Società Scientifiche di Flebolinfologia ed è indicato come terapia d’elezione (Golden Standard) nell’approccio fisioterapico di alcune patologie specifiche del sistema linfatico.
Tra i numerosi collaboratori del Dr. Vodder i coniugi Wittlinger, fondatori della Dr. Vodder Schule a Walcshsee (Austria), si sono impegnati nella divulgazione del metodo ponendosi come obiettivo quello di mantenerne l’originalità.

 

Il Linfodrenaggio Vodder è un massaggio che permette alla linfa di ripristinare o accelerare la circolazione per mezzo di particolari manovre. E’ quindi considerato un intervento di sostegno per prevenire e risolvere alcuni inestetismi fra i quali soprattutto edemi in generale. Questa tecnica si pratica con una manualità ritmica che con pressioni, tocchi, movimenti circolari modifica la pressione dei tessuti consentendo alla linfa una migliore circolazione.
Il concetto di “drenaggio” si riferisce alla messa in moto del liquido da una zona dove si è accumulato verso un punto di sbocco, mediante un appropriato sistema di manovre opportunamente studiate e codificate, attraverso un naturale sistema di conduzione: il sistema linfatico. Nel nostro organismo esiste un sistema tubulare formato dai vasi linfatici che rende possibile l’uscita relativamente semplice del liquido interstiziale e della linfa che, per vari motivi, si sono accumulati in diverse parti del corpo, specialmente nella pelle o sotto di essa (fra questa ed il rivestimento muscolare).
Le manipolazioni che si eseguono durante il drenaggio linfatico sono delicate, lente e ripetitive ed esercitano un piacevole effetto antistress, perché attivano il sistema nervoso vegetativo preposto al rilassamento.

 

Le indicazioni del drenaggio linfatico manuale sono numerose e viene proposto per la sua azione antiedema, per l’effetto analgesico sedativo del dolore e per l’effetto sulle fibre muscolari lisce.
Sulle fibre muscolari striate il drenaggio linfatico manuale esercita un effetto rilassante quando questi muscoli sono tesi e ipertonici; sulle fibre muscolari di tipo liscio (muscolatura viscerale) migliora e attiva il loro automatismo; attiva la risposta difensiva del sistema immunitario: attraverso il drenaggio linfatico, miglioriamo la risposta difensivo immunitaria delle zone trattate.
Un parametro fondamentale è rappresentato dall’alternanza di pressione esercitata manualmente che, non superando i 30-40 mmHg, può variare sensibilmente a seconda dei vari distretti corporei o in presenza di edemi.
La tecnica secondo il Dr. Vodder va eseguita con movimenti armonici, lenti e ritmici al fine di rispettare i parametri fisiologici del deflusso linfatico e non indurre stimoli che possano provocare “spasmi dei vasi linfatici”, favorisce anche altri effetti, dimostrati scientificamente, quali simpaticolitico e antidolorifico. Ha anche un effetto sul sistema immunitario con il conseguente aumento delle difese dell’organismo.

 

Per approfondire l’argomento potete visitare il sito Cirrh.org, in particolare alla voce Disintossicazione “The Lymphatic System Part 1”.

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Cellulite, ecco cosa devi sapere

La cellulite colpisce moltissime donne, anche le più ammirate: vi proponiamo qualche esempio… così vi sentirete meno sole!
Ecco qualche star fotografata di sorpresa e, soprattutto, senza successivi ritocchi photoshop!
Osservate in particolare come questo inestetismo sia presente in donne molto diverse tra loro, e spesso molto, troppo, magre.

Non esistono modelli di perfezione o bellezza assoluta, la genetica ha un suo peso e ogni tipologia ha un suo indiscutibile fascino.

La cellulite affligge la maggior parte delle donne; eppure, ancora oggi, le cause sono poco note alla maggioranza delle persone: persino le nostre clienti più attente e informate spesso dimenticano le multifattorialità che concorrono alla sua formazione.
Ecco alcune informazioni essenziali per chi di voi desidera un quadro chiaro e soprattutto per chi desidera in un prossimo futuro trattarla…

La cellulite, in termini medici più correttamente denominata pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica o PEFS:

  • pannicolo: indica che il problema è situato a livello del pannicolo adiposo sottocutaneo
  • edemato: informa che prima a livello dell’ipoderma e poi nel derma, dove si trova il sistema sanguigno e linfatico, vi è una situazione di edema (ristagno di liquidi) probabilmente dovuto a cattiva circolazione.
  • fibrosclerotica: segnala che stanno avvenendo fenomeni di organizzazione fibrosa (come se dovessero delimitare l’edema).

Una condizione alterata del tessuto sottocutaneo, quindi, che è ricco di cellule adipose. Si trova sotto la pelle ed è caratterizzata da ipertrofia delle cellule adipose, dove, negli spazi intracellulari si accumulano liquidi in eccesso. L’equilibrio del sistema venoso e linfatico (la linfa è un liquido che raccoglie i materiali di scarto dell’organismo e scorre nei vasi linfatici) è modificato, con un rallentamento del flusso sanguigno e una ritenzione di liquidi da parte dei tessuti.
La cellulite interessa circa la metà della popolazione, e nel 95% dei casi colpisce le donne e il 5% gli uomini.

Cause della cellulite

Molte sono le cause che danno origine alla cellulite, spesso dipendente da vari fattori che si sommano fra loro. È causata da un’alterazione del microcircolo. Alcuni fattori non sono provocati da noi e quindi non sono eliminabili. Questi li definiamo primari (ad es. il sesso, la razza o la familiarità). Gli altri fattori, che sono collegati all’andamento della nostra vita, li definiamo secondari. Sono collegati a patologie particolari o all’assunzione di farmaci. Infine esistono fattori aggravanti dovuti al nostro stile di vita che sicuramente potrebbero essere controllati adottando abitudini diverse. Il problema comincia spesso con l’adolescenza, periodo in cui vi è una vera e propria tempesta ormonale che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta.

FATTORI SECONDARI

Alcuni dei principali fattori secondari:

  • il ciclo mestruale: infatti l’aspetto a buccia d’arancia nel periodo pre mestruale si accentua;
  • durante la gravidanza; l’aumento degli estrogeni ormoni femminili determina fattori positivi e fattori negativi. Tra gli altri osserviamo:
    • aumento dell’appetito
    • miglioramento dell’umore
    • ristagno dei liquidi
    • aggravamento della circolazione sanguigna

Di norma, la cellulite aumenta dopo la menopausa, in assenza di trattamento ormonale sostitutivo.

FATTORI AGGRAVANTI
Vi sono molti fattori aggravanti della cellulite, quali:

  • Vita sedentaria o dimagrimento eccessivamente rapido: il tessuto muscolare cede e quindi si aggrava la situazione visiva della cellulite. Per avere meno problemi di cellulite bisogna essere sempre in movimento; il moto, infatti, aiuta a mantenere efficiente muscolatura, circolazione e metabolismo, consentendo di bruciare i grassi e prevenire la stasi circolatoria.
  • Attività sportiva eccessiva o errata
  • Alimentazione sbagliata, insufficiente o al contrario ricca di grassi e di sale: si forma un accumulo di adipe localizzato e avviene la ritenzione dei liquidi.
  • Postura sbagliata: contribuisce ad aggravare la circolazione sanguigna e quindi la cellulite, perché comprime i vasi.
  • Posizioni statiche obbligate, perchè causano una cattiva circolazione sanguigna: il sangue fatica a risalire dagli arti inferiori, con conseguente stasi circolatoria.
  • Abbigliamento troppo stretto: determina una cattiva circolazione, perché comprime i vasi.
  • Scarpe troppo strette o con tacco troppo alto, in quanto ostacolano il ritorno venoso e linfatico e impediscono il corretto funzionamento dell’importantissima “pompa venosa”.
  • Stress e fumo sono altri fattori che aggravano lo stato della cellulite: lo stress aumenta il livello degli ormoni dello stress; il fumo ha un’azione vasocostrittrice e aumenta i radicali liberi che peggiorano il microcircolo e aiutano ad accelerare l’invecchiamento cutaneo.
  • Essere in sovrappeso: i chili di troppo causano la cellulite.

Cosa fare

  • Occuparsi della propria salute
  • Attività sportiva moderata e personalizzata
  • Eliminare fumo ed alcool
  • Bere molta acqua
  • Mangiare molta verdura e frutta
  • Utilizzare integratori e cosmetici naturali
  • Seguire una dieta equilibrata; se si è in sovrappeso, fare attenzione a non perdere troppo velocemente i chili in eccesso e agire sempre sotto il controllo di uno specialista
  • Massaggio che favorisca la riattivazione della circolazione linfatica, sfruttando movimenti manuali lenti e utilizzando una pressione molto bassa. Attraverso tali manovre viene riattivato il sistema linfatico superficiale e quindi viene veicolato lo smaltimento delle tossine dell’organismo
  • Trattamenti estetici specifici, per trattare in profondità l’inestetismo
  • Adeguate terapie elettromedicali: molte sono le proposte attualmente, ma occorre valutare caso per caso e comunque va usata molta cautela!
  • La chirurgia, invece, oggi come oggi, non è assolutamente da consigliare per migliorare questo inestetismo.

Per approfondire:

Scopri l’efficacia di centopercentoananas!

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